Apparecchio a divisione diretta L'apparecchio divisore semplice è costituito essenzialmente da un
disco D sulla cui periferica sono ricavati una serie di intagli. Il
disco è fisso al mandrino autocentrante M dell'apparecchio sul quale
è montato il pezzo in lavorazione e ruota su con esso. Un otturatore
O, ossia un piolo spinto da una molla, entrando in uno degli intagli
del disco divisore ferma il mandrino nella posizione voluta. A
questo punto, mediante la vite di pressione B, si blocca il mandrino
e quindi il pezzo in lavorazione e si può procedere alla
fresatura. Per permettere un numero maggiore di suddivisioni, ogni
apparecchio ha in dotazione un certo numero di dischi divisori con
diverso numero di intagli. Invece di dischi con intagli periferici
si possono impiegare dischi di cui una faccia presenta una
serie di fori disposti lungo la circonferenze concentriche. Se
N è il numero di intagli (fori) del disco e n il numero di
suddivisioni da eseguire, il numero dei fori da "saltare" ad ogni
divisione sarà N/n (N diviso n). |
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Apparecchio a divisione indiretta=divisore
universale La divisione
indiretta si esegue con un apparecchio chiamato in vari modi:
testa universale a dividere, testa a dividere, divisore
universale, apparecchio divisore o semplicemente divisore.
A=Testa inclinabile con guida a coda di rondine circolare.
B=Disco divisore fisso alla testa. C=Albero per la presa del
moto automatico dall'esterno. D=Mandrino del divisore.
E=Basamento con guida a coda di rondine circolare alla quale si
accoppia la coda di rondine della testa. F=Disco per eseguire
divisioni dirette nei casi semplici (divisioni in 4, 6 parti,
etc.) G=Manovella che pone in rotazione la vite senza fine.
H=Leva per bloccare il mandrino in posizione di lavoro.
I=Menabrida . Il principio su cui si
basa il divisore universale è quello di sfruttare un
rapporto di riduzione tra rotazione della manovella e
rotazione del pezzo, tale da permettere un numero
maggiore di suddivisioni rispetto a quello a divisione
diretta. Ogni apparecchio divisore generalmente ha in
dotazione tre dischi divisori. I numeri di fori sulla
circonferenza di una di tre dischi è ad esempio:
Un esempio di suddivisione=Dovendo controllare 40 denti, quando il numero di suddivisioni da eseguire è un sottomultiplo di 40 il calcolo dei giri della manovella risulta facile perché un giro di manovella completo corrisponde a 1/40 di giro, per ottenere n suddivisioni occorre ruotare la manovella 40/n volte e se n è un sottomultiplo di 40 si ruoterà la manovella secondo un numero intero di giri. (10 divisioni su un pezzo la manovella deve girare 40/n=40/10=4 giri di manovella ad ogni divisione per un totale di 40 giri per un giro completo del pezzo sul mandrino). Nel caso, frequente, in cui n non sia un sottomultiplo di 40 si dovranno compiere, oltre agli eventuali giri completi della manovella, anche frazioni di giro. Precisamente , se la frazione 40/n è propria, cioè n>40, essa può essere scomposta nella somma di un intero, che indica il numero dei giri completi che deve fare la manovella, più una frazione propria, che indica la frazione di giro da aggiungere ad ogni suddivisione. es: (n>40 si devono eseguire 76 divisioni: 40/n=40/76, poiché non esiste un disco con 76 fori, si riduce la frazione fino ad ottenere un denominatore corrispondente ad uno dei numeri di fori a disposizione: 40/78=10/19 si impiega quindi il 1° disco con 19 fori e si gira la manovella fermando l'otturatore (manico con piolo da inserire nei fori) ad ogni intervallo di 10 fori alla volta).es: (n<40 si devono eseguire 35 divisioni: 40/n=40/35=1+5/35 si dovrà quindi far compiere alla manovella un giro completo più 5/35 di giro. Poiché non vi è un disco con 35 fori occorre ridurre la frazione ai minimi termini e quindi moltiplicare il numeratore e denominatore per uno stesso numero in modo che il valore della frazione non cambi e si abbia a denominatore un numero pari a quello dei fori di un disco a disposizione= 5/35=1/7; 1/7x3/3=3/21 per cui si ha: 40/n=1+3/21 che corrisponde ad un giro completo di manovella più l'intervallo di 3 fori sulla circonferenza di 21 (2° disco). Per risparmiare tempo nella suddivisione e conteggio dei fori sul disco divisore, ci sono due bracci mobili chiamati "alidada es=( si devono eseguire 32 divisioni: 40/n=40/32=1+8/32=1+4/16. In questo caso si dà ai due bracci un'apertura corrispondente a 4 intervalli sulla circonferenza di 16 fori. Si porta il braccio posteriore a contatto dell'otturatore, poi si ruota la manovella di un giro e di una frazione di giro sino a che l'otturatore va a contatto con il braccio anteriore. Per un nuovo spostamento angolare si ripete l'operazione. Vi sono divisori che al posto dei dischi forati hanno una scala graduata, sistema più semplice perché basterà sapere quanti gradi fa ad ogni giro di manovella e seguire le indicazioni della scala graduata Il divisore differenziale= è sostanzialmente un divisore indiretto al quale viene applicato un gruppo di ingranaggi che assicura un determinato rapporto di trasmissione tra il mandrino del divisore ed il disco divisore che in questo caso è libero di ruotare attorno al proprio asse. Questo tipo di divisore non viene più utilizzato nella fresatura, forse raramente nelle piccole officine meccaniche, sopratutto per scanalature elicoidali. Con l'evento dell'elettronica e informatica i modi di operare sulle macchine utensili sono cambiate. Centri di lavoro che fanno tutto quello che una volta era destinato a più passaggi di mano e di macchina utensile. |
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Apparecchio a divisione differenziale La divisione
indiretta non permette di eseguire tutte le suddivisioni che
talvolta sono richieste nelle lavorazioni. Se ad esempio n=127 è
il numero delle suddivisioni che si vuole eseguire, poiché 127 è
un numero primo e la frazione 40/127 non è riducibile,
occorrerebbe un disco fornito di una circonferenza di 127 fori
sulla quale procedere ad intervalli di 40 fori ad ogni
suddivisione, ma un tale disco non è in dotazione su nessuna
macchia. Perciò si ricorre ad un apparecchio chiamato divisore
differenziale che permette ogni tipo di suddivisione. Il
divisore differenziale è sostanzialmente un divisore indiretto
al quale viene applicato un gruppo di ingranaggi che assicura un
determinato rapporto di trasmissione tra il mandrino del
divisore ed il disco divisore, che in questo caso è libero di
ruotare attorno al proprio asse. Gli ingranaggi sono
sostituibili per poter ottenere rapporti diversi e vengono
montati su una "testa di cavallo". Nell'esempio in figura si ha
una testa di cavallo T, portante due ruote Z1
e Z2 che realizzano il rapporto di
trasmissione, e due ruote oziose O, che servono per collegare Z1
e Z2 e ad invertire, quando
occorre, il senso di rotazione del disco divisore . Per
impiegare l'apparecchio differenziale occorre innanzitutto
calcolare il rapporto di trasmissione e montare le ruote che lo
realizzano. Si procede quindi esattamente come per la divisione
indiretta.
Se n è il numero di divisioni da eseguire,
N un numero scelto a piacere tra quelli prossimi a n e tale
da permettere una divisione con il metodo indiretto, il
rapporto di trasmissione X=Z1
* Z3/Z2 * Z4
si ricava dalla formula X=40*(N-n)/N. Z1
e Z3 indicano i numeri dei
denti delle ruote conduttrici. Z2 e Z4
indicano i numeri di denti delle ruote condotte. Per ragioni
tecniche il rapporto X non deve essere superiore a 6, ne
inferiore a 1/6. Le ruote a corredo per ottenere i vari
rapporti necessari per eseguire le divisioni con il metodo
differenziale hanno comunemente i seguenti numeri di denti:
24-28-32-36-40-44-48-56-64-72-86-100-120 |